domenica 15 giugno 2014

Luigi

Il Luigi quando portava il nome di Carmen (g.c. Mauro Millefiorini, via www.naviearmatori.net)

Motoveliero da carico (goletta a quattro alberi) da 433 tsl e 345 tsn, lungo 45,5 metri e largo 8,8, pescaggio 3,47 metri. Appartenente alla Compagnia di Navigazione Dani & C. di Genova, iscritto con matricola 1069 al Compartimento Marittimo di Genova.

Breve e parziale cronologia.

1904
Costruito nei cantieri Klippans Varfs Akt. di Göteborg (numero di cantiere 23), in origine come veliero (senza motore), e con il nome di Henning, per un armatore svedese.
1913
Acquistato dall’armatore tedesco Bruns W. GmbH di Amburgo e ribattezzato Weert.
1924
Ceduto ad un nuovo armatore, che lo chiama Margarethe Gertrude.
Successivamente la nave viene dotata di motore ausiliario, divenendo così un motoveliero, e ribattezzata Margarethe Witte.
1927
Acquistato da Bruno Bischoff (Bischoff B. – Bremer Reederei), di Brema, che lo ribattezza Carmen.
1928
Nuovo cambio di armatore, anch’egli tedesco, che gli dà il nome di Bertha.
1928
Acquistato dall’armatore messinese Ettore Giuntini.
1935
Acquistato dall’armatore genovese Dani & C., che lo ribattezza Luigi (altra fonte data il cambio di nome in Luigi al 1928, con l’acquisto da parte di Giuntini).
Negli anni che precedono il secondo conflitto mondiale, il Luigi trasporta usualmente taniche di benzina dall’Italia a Malta, che di lì a pochi anni diverrà invece una micidiale base nemica.
4 marzo 1941
Requisito dalla Regia Marina ed iscritto nel ruolo del naviglio ausiliario dello Stato.
14 maggio 1941
Salpa da Bengasi alle 16 in convoglio con altri due grossi motovelieri, l’Aosta e l’Alato.
16 maggio 1941
Il convoglio viene infruttuosamente attaccato con lancio di siluri dal sommergibile britannico Unbeaten. I tre motovelieri raggiungono Tripoli alle 19 del giorno stesso.
11 giugno 1941
Il Luigi è ormeggiato nel porto di Bengasi quando, alle 21.40, il sommergibile britannico Taku silura il piroscafo tedesco Tilly L. M. Russ, anch’esso in porto. Il Tilly L. M. Russ, carico di materiale altamente esplosivo (962 tonnellate di benzina, 487 di munizioni, 179 di bombe e 89 di altri rifornimenti), esplode con conseguenze catastrofiche: il Luigi, il piroscafetto Ninfea ed il motoveliero Rosina vengono incendiati, i motovelieri Nadia e Giorgina vengono affondati, e la piccola cisterna per acqua Elisa viene danneggiata. Il Luigi rimane immobilizzato a causa dei danni riportati, ma potrà essere riparato.

L'affondamento

Intorno alle 21.50 del 15 aprile 1943 il Luigi, carico di esplosivo (o munizioni), si trovava in navigazione da Civitavecchia ad Olbia, quando, circa 52 miglia a sudovest di Civitavecchia, venne avvistato dal sommergibile britannico Taurus, al comando del capitano di corvetta Mervyn Robert George Wingfield. Il Luigi procedeva oscurato e spinto dal solo motore, senza nessuna vela issata sui quattro alberi. Dopo aver avvisato il motoveliero da 3660 metri di distanza, Wingfield si avvicinò fino a 730 metri prima di lanciare un singolo siluro, alle 22.04 (le 23 circa per l'orario italiano), ma l'arma passò appena a proravia del Luigi, mancandolo. Un minuto più tardi il Taurus lanciò un secondo siluro, e questa volta fece centro: il siluro colpì il motoveliero a centro nave ed il Luigi fu distrutto da una violenta esplosione nel punto 41°32' N e 10°47' E.
Dell'intero equipaggio del Luigi, un solo sopravvissuto venne raccolto da un idrovolante.

Le vittime tra l'equipaggio:

Giovanni Barrera, secondo capo nocchiere, da Pozzallo
Stefano Cardinali, marinaio, da Monte Argentario
Ruggero Ferretti, sottocapo motorista, da Genova
Roberto Giannoni, sottocapo nocchiere, da Rio Marina
Tomas Muti, capo nocchiere di prima classe, da Rio Marina
Nello Telleschi, marinaio, da Sarzana
Cesare Traverso, capo meccanico di seconda classe, da Genova
Giovan Battista Vultaggio, marinaio, da Trapani

(N.B.  Negli elenchi dei caduti e dispersi della Marina Militare, la nave di appartenenza di questi otto caduti non è identificata per nome. Tuttavia, trattandosi degli unici militari della Regia Marina dispersi su una nave mercantile requisita in data 15 aprile 1943, ed essendo il Luigi l'unica nave mercantile requisita perduta in tale data, appare pressoché certo che essi morirono sul Luigi).
 
L'affondamento del Luigi nel giornale di bordo del Taurus (da Uboat.net):

"2150 hours - Sighted a darkened ship about 4000 yards away. Shortly afterwards the target was seen to be a large four masted sailing vessel under power with no sails set.
2204 hours - Fired one torpedo from 800 yards. It was seen to pass just ahead.
2205 hours - Fired another torpedo. This was seen to hit about amidships and the target blew up with a great explosion."


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